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1. Quando due unità navali a vela navigano di bolina con rotte convergenti, quella con le mure a sinistra poggierà per lasciare la rotta libera a quella con le mure a dritta, passandole di poppa.
 
 

2. Issare la tormentina è la manovra che può essere adottata al fine di ridurre la velocità risalendo il vento
 
 

3. Il vantaggio della planata è l’aumento del dislocamento dell’unità.
 
 

4. Se due unità a vela navigano di bolina con rotte convergenti, quella con mure a sinistra ha la precedenza.
 
 

5. Per ridurre lo sbandamento sotto raffica si muove il carrello (trasto) della randa sottovento o, in assenza del carrello, si lasca la scotta.
 
 

6. Per aumentare la potenza con vento debole si smagriscono le vele, cazzando il cunnincham e il tesabase della randa, la drizza del genoa e si arretra il punto di scotta del genoa (o genova).
 
 

7. Dopo aver lascato la drizza della randa, la base della stessa può essere lascata, poco o molto, a seconda che si vogliano assumere andature in bolina o bolina larga.
 
 

8. Quando la barca si dispone con la prua al vento le vele smagriscono disponendosi trasversalmente all’asse longitudinale dell’unità e orientandosi nella direzione di provenienza del vento apparente.
 
 

9. Per poggiare è necessario porre la barra del timone sopravento ossia dalla parte opposta rispetto alla randa.
 
 

10. Genoa (o genova) e fiocco si armano allo stesso modo perché hanno, in generale, lo stesso punto di mura nonché risultano inferiti al medesimo strallo.
 
 


 

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